DESCRIPTION
ARCERI
Calabria
Italia
Famiglia calabrese stabilita a Catanzaro (1670).
Stemma di famiglia:
"D'argento, a quattro fasce di verde."
Stemma di famiglia ricavato da uno stemma stampato da una xilografia del XVII secolo.
Fonti:
- Memorie historiche dell'illustrissima, famosissima, e fedelissima città di Catanzano... di Vincenzo Amato, 1670.
Famiglia ARCERI della Calabria
- La famiglia ARCERI è un’antica stirpe originaria della regione della Calabria, nel sud Italia. Il suo nome deriva probabilmente dal termine italiano arciere, che significa «arciere», un riferimento alle competenze militari o a un ruolo nella società medievale. Questa origine potrebbe testimoniare un’antica funzione legata alle compagnie militari o alla difesa dei territori.
- Storicamente, la famiglia ARCERI è menzionata in diversi documenti locali, in particolare nei registri feudali ed ecclesiastici dei secoli XIV e XV, quando la Calabria faceva parte del Regno di Napoli. La famiglia avrebbe posseduto terre in diverse località, in particolare nelle attuali province di Catanzaro e Cosenza.
Araldica
Lo stemma tradizionale della famiglia ARCERI è descritto così negli armoriali:
"D’argento, a quattro fasce di verde."
Questo stemma, semplice ma evocativo, riflette spesso la nobiltà rurale italiana, legata alla gestione delle terre e alla fedeltà verso i propri signori feudali.
Ruolo nella storia regionale
- La famiglia ARCERI ebbe un ruolo modesto, ma significativo nel tessuto socio-economico della Calabria, in particolare attraverso il suo coinvolgimento nell’agricoltura, nella gestione dei feudi locali e, talvolta, nell’amministrazione delle piccole comunità. Alcuni membri furono anche legati alla Chiesa, occupando posizioni nel clero calabrese.
- Benché meno prominente rispetto ad altre grandi famiglie della regione, gli ARCERI incarnano la storia delle stirpi nobili e notabili che hanno contribuito a forgiare l’identità locale, tra tradizioni e resilienza di fronte alle sfide storiche della Calabria. Oggi, il loro nome rimane associato a questo ricco patrimonio regionale.
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